È una deviazione permanente laterale e rotatoria del rachide. Va distinta in :
● scoliosi organica: è un vero e proprio dimorfismo del rachide
● scoliosi funzionale: è un paramorfismo visibile sotto quando la colonna è sotto carico
classificazione
♦ in rapporto alla genesi:
- idiopatiche
- congenite
- acquisite
♦ in rapporto all’età della prima osservazione:
- neonatali
- infantili
- giovanili
- adolescenziali
♦ in rapporto alla sede della curva primitiva:
- lombari: curva principale in D11-L3 con compenso dorsale o lombo-sacrale
- dorso-lombari: curva principale in D6-L3 con strapiombo
- dorsali e lombari: curve principali in D5-D10 e D11-L3
- dorsali: curva principale in D5-D11 con compenso dorsale e lombare
- cervico-dorsali: rare si estendono per 5-6 vertebre
♦ in rapporto all’entità della deviazione angolare:
- <> 40 gradi.
Le scoliosi idiopatiche sono circa l’80-88% dei casi e si sviluppano prevalentemente nelle femmine in età pubere. Attualmente si sta ricercando una causa che si tende a far coincidere con una probabile alterazione primaria della muscolatura paravertebrale. Le scoliosi congenite conseguono a malformazioni (emispondilie e sinostosi) mentre quelle acquisite sono riferibili a lesioni della cartilagine di accrescimento dei metameri vertebrali, lesioni neuro-muscolari, lesioni toraciche, lesioni ossee sistemiche o a focolaio. Si denominano “scoliosi statiche” le obliquità del bacino per dismetria degli arti inferiori anche di modico grado.
caratteristiche:
- curvatura principale: prodotta dall’agente eziologico e può interessare tutti e tre i distretti rachidei (cervicale, dorsale, lombare) o ognuno dei tratti di passaggio
- curvatura secondaria: nei tratti sopra e sottostante la curva primitiva per compensare lo “strapiombo” vertebrale
- rotazione: del tratto vertebrale interessato dalla curvatura con torsione delle singole vertebre su se stesse
- deformazione dei corpi vertebrali per danno sullo sviluppo encondrale dalle sollecitazioni del carico che hanno agito asimmetricamente
- deformazione del torace: gibbo costale posteriore dal lato della convessità della curvatura dorsale e un gibbo anteriore dal lato della concavità della curva dorsale
- modificazione degli organi endocavitari: ipertrofia cuore destro, stasi del piccolo circolo.
sintomatologia: esordio subdolo senza dolore. I sintomi prodromici sono:
- recurvamento laterale della linea tra le apofisi spinose
- slivellamento delle linee congiungenti le spalle e le creste iliache
- slivellamento di una scapola rispetto all’altra
- asimmetria dei triangoli della taglia
- gibbo costale flettendo il tronco del paziente.
diagnosi: radiograficamente:
- si rilevano alterazioni di forma dei corpi vertebrali
- si può valutare l’entità della rotazione
- si può riconoscere la sede della curva primitiva
- si può misurare il grado della curva (metodo di Cobb)
prognosi: per le scoliosi statiche è buona per le idiomatiche dipende da molteplici fattori:
- la chiusura delle cartilagini epifisarie vertebrali
- età
- tipo di curvatura
- sede di curvatura
- grado di deviazione angolare.
trattamento:
- atteggiamenti scoliotici: ginnastica e controlli posturali periodici
- scoliosi statiche: rialzo sotto l’arto ipometrico associato a ginnastica. Se la dismetria è superiore ai 5-6 cm si può optare per l’allungamento chirurgico dell’arto
- scoliosi idiopatiche: se l'angolazione è modesta (< 20gradi) si prescrivono cicli di fisioterapia per stimolare la muscolatura, se l’angolazione è tra i 20 e i 40 gradi si raccomanda l’uso di corsetti ortopedici da scegliere tra i vari tipi:
• tipo Milwaukee per esercizi di autoestensione del rachide
• tipo Boston Chenou ad azione deflettente e derotante delle curve patologiche
• corsetti gessati
- scoliosi molto gravi oltre i 45 gradi: intervento chirurgico.
In precedenza, il trattamento chirurgico consisteva nella riduzione della curvatura mediante l’applicazione intraoperatoria di una barra metallica, con funzione stabilizzante, ancorata all’estremità della curva con due uncini associata ad artrodesi posteriore e immobilizzazione in apparecchio gessato. Attualmente si procede alla fissazione segmenterai della curvatura con barre fornite di uncini o viti di ancoraggio transpeduncolari. È necessario che il paziente si sottoponga a ripetuti cicli di fisiochinesiterapia e ginnastica respiratoria.