Fratture dell’estremo superiore
Si manifestano generalmente nelle anziane donne per traumi modesti sull’anca.
Classificazione:
Si possono dividere in due tipi con relative sottoclassi:
- Fratture mediali
o Sottocapitate: interessano la zona adiacente alla testa femorale
o Transcervicali: interessano la porzione intermedia del collo anatomico
- Fratture laterali
o Basicervicali: interessano la base d’impianto del collo anatomico
o Petrotrocanteriche: interessano il grande trocantere e si irradiano fino al piccolo
o Sottotrocanteriche: localizzate inferiormente al grande e al piccolo trocantere
Sintomatologia:
- Laterali: extrarotazione dell’arto, accorciamento dell’arto, dolore nella regione esterna dell’anca, impotenza funzionale completa
- Mediali: dolore inguinale, ridotta impotenza funzionale.
Prognosi:
Le fratture mediali sono più gravi perchè meno irrorate
Complicazioni:
- broncopolmoniti ipostatiche
- piaghe da decubito
- cistopieliti
- flebotrombosi
- pseudoartrosi
- necrosi asettica
- vizi di consolidazione
Trattamento:
Nelle mediali: sintesi o protesizzazione (endoprotesi o artroprotesi).
Nelle laterali: osteosintesi della frattura.
Per la pseudoartrosi e la necrosi asettica: rimozione dei mezzi di sintesi.
Per la cosolidazione in varismo: osteotomia.

Fratture della diafisi femorale
Si manifestano in soggetti di età media, soprattutto a livello del terzo medio femorale. Quando è completa, wesiste sempre uno spostamento angolare dei frammenti: se la frattura è prossimale, si riscontra un’angolazione a seno aperto internamente; se è distale, un’angolazione a seno apetro esternamente e anteriormente.
Sintomatologia:
- deformità
- dolore spontaneo
- impotenza funzionale completa
Complicazioni:
- shock
- interposizione di fasci muscolari e di lembi
- rigidità del ginocchio
- pseudoartrosi
- vizi di consolidazione
Trattamento:
Nei bambini si opta per una trazione transcheletrica associata a riduzione e immobilizzazione. Negli adulti il trattamento è cruento: inchiodamento endomidollare o applicazione di fissatori esterni.

Fratture sovracondiloidee:
Non sono molto frequenti; interessano soprattutto la metafisi distale del femore dei soggetti giovani. Se complete, il frammento distale si flette posteriormente e può andare a comprimere il fascio vascolo-nervoso al poplite con compromissione del circolo periferico e del nervo sciatico popliteo interno.
Trattamento:
Incruento o osteosintesi con placca.

Fratture dei condili femorali:
Possono interessare un solo condilo o entrambi. Avvengono per sollecitazioni in valgismo, in varismo, o per caduta dall’alto.
Trattamento:
E’ spesso cruento e consiste nella osteosintesi con viti seguita da immobilizzazione in femoro-podalico per 35-40 giorni.