Attention Deficit Hyperactivity Disorder o disturbo da deficit attentivo con iperattività. È caratterizzato da due gruppi di sintomi o dimensioni psicopatologiche: l’inattenzione e l’iperattività o impulsività. Non sono causate da un deficit cognitivo (ritardo mentale) ma da difficoltà nell’autocontrollo e nella capacità di pianificazione. Probabilmente è presente un disturbo neurobiologico della corteccia prefrontale e dei nuclei della base che si manifesta come alterazione nell’elaborazione delle risposte agli stimoli. Alla RMN sembrerebbe che ci sia una riduzione delle dimensioni della corteccia prefrontale e dei nuclei della base soprattutto a livello dell’emisfero destro. Hanno tempi di attivazione più lenti e consumano meno ossigeno. I fattori genetici sono determinanti per la comparsa del disturbo ed è modulata da fattori ambientali. Vi è una debole associazione con varianti di geni che codificano per il trasportatore della Dopamina e per recettori D4 e D5 e il trasportatore per la Serotonina 5-HTT. Gli approcci sono di tipo psicosociale, terapie comportamentali,.. Nelle forme molto gravi è dimostrato che l’utilizzo di psicostimolanti (in particolare il Metilfenidato) può essere utile in un piano multimodale di trattamento. Esiste una scala per l’individuazione di comportamenti di disattenzione e iperattività che si chiama SDAI