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mercoledì 30 giugno 2010


Eritrasma

Non comune, da Corynebacterium minutissimum, ha predilizione per soggetti diabetici. Dà infezione soprattutto all'inguine ma può colpire tutte le pieghe.
Appare come grandi chiazze piane a contorni netti, brunastre, poco desquamanti, non proriginose, con risoluzione centrale. Alla luce di Wood: fluorescente e color corallo.
Andamento cronico. Risponde alla clindamicina topica.

venerdì 25 giugno 2010


Sindromi tossiche cocciche

Rare ma potenzialmente mortali, dovute a liberazione di tossine batteriche.
Si distinguono la sindrome stafilococcica della cute ustionata (SSSS), la sindrome da shock tossico da stafilococchi (TSS), la sindrome shock-tossico-simile da streptococchi (STSS).
La SSSS colpisce soprattutto bambini maschi < 6 aa. Esordio brusco con febbre, irritabilità e eritema scarlattiniforme particolarmente accentuato alle pieghe e alle zone periorifiziali. Patognomica è l'epidermolisi universale con interessamento crostoso della zona periorale. 1-10 % morte per sepsi o scompenso elettrolitico.
Sono responsabili due tossine diffuse per via ematica, dette esfoliatine (ET-A e ET-B), prodotte in genere da stafilococchi coagulasi + a partenza da focolai nasali o perianali. Queste tossine portano clivaggio nello strato granuloso.
La TSS ha esordio improvviso con febbre > 39°, vomito, diarrea, mialgia, shock. Si ha esantema scarlattiniforme precoce, a partenza dal tronco e che diffonde agli arti. Eritema ed edema palmare con glossite “a fragola”, mimanti la scarlattina. Dopo 10 gg circa si ha desquamazione generalizzata, soprattutto palmo-plantare.
Purtroppo tutte le infezioni stafilococciche possono essere all'origine di questo quadro. Può dare problemi renali, epatici, al SNC. Mortalità 3%.
È causata da S. aureus producenti tossine, soprattutto TSST-1 e enterotossina B.
È indispensabile che il paziente non sia in grado di produrre anticorpi verso queste tossine.
La STSS differisce dalla TSS perchè può mancare l'esantema. Si verifica di solito in soggetti con erisipela o fascite necrotizzante. Esordio similinfluenzale, dolore alle estremità e rapida
compromissione del SNC e dei reni. Decorso rapido e mortalità 30-60%.
Agente eziologico: streptococco del gruppo A, la tossina responsabile è l'esotissina A piretogena, molto simile alla TSST-1. Essa agisce da superantigene, legando i recettori dei linfociti T e inducendo la produzione di citochine responsabili dello shock.

domenica 20 giugno 2010


Foruncolo

Perifollicolite stafilococcica acuta a carattere suppurativo-necrotico profonda sino all'ipoderma.
Comune in pubertà e poco dopo. Inizia con nodulo duro, dolente, eritematoso, sulla cui sommità si forma una pustola che si rompe facendo uscire pus. Causa: S. aureus.
Possono esserci febbre e linfoadenite satellite. Guarigione con cicatrice.
Possono essere isolati, raggruppati (favo) o disseminati (foruncolosi).
Sedi più colpite: volto, collo, braccia, natiche.
Fattori di rischio: diabete, alcolismo, obesità...

martedì 15 giugno 2010


Follicoliti profonde

Processo suppurativo infiammatorio stafilococcico che interessa tutto il follicolo e la regione
circostante. Possono comparire pustole e croste.
Ha andamento subacuto o cronico, spesso recidivante. Rara al cuoio capelluto, più frequente alla barba, dove dà alopecia cicatriziale.
Favorite da diabete, dialisi, droghe e.v. e immunocompromissione. Terapia topica e sistemica.

giovedì 10 giugno 2010


Ostiofollicoliti o impetigo di Bockart

Pustole localizzate intorno allo sbocco di un follicolo pilifero e quindi centrati da un pelo. La
formazione di pus è precoce e non passa attraverso stadi vescico-bollosi.
Compare a barba o cuoio capelluto. Spesso è in rapporto con altre lesioni suppurative (foruncoli, ferite infette...). Rare febbre e linfoadenite.
Eziologia stafilococcica. La terapia antibiotica locale è efficace (eritromicina, clindamicina).

sabato 5 giugno 2010


Flemmone

Processo infettivo che infetta il derma profondo e soprattutto l'ipoderma. Sede comune: arti
inferiori soprattutto in diabetici ad alto rischio.
Compare una placca eritematosa e infiltrata, calda e dolente, con margini meno netti dell'erisipela. Non sempre è presente febbre. Possibile l'insorgere di bolle e porpora, spesso accompagnate a linfoadenite. Decorso acuto o subacuto. S. aureus e S. pyogenes sono i più comuni responsabili. Si consiglia terapia antibiotica per 10 giorni.