L’ipermetropia è una ametropia in cui i raggi luminosi provenienti dall’infinito convergono verso un fuoco posto dietro alla retina.
È possibile classificarla in base all’eziologia in:
- ipermetropia assile : si verifica quando l’occhio è più corto del normale. Alla nascita il bulbo oculare è fisiologicamente ipermetrope di 3 diottrie e diviene emmetropie verso i 10 anni, nel caso in cui tale allungamento non si verifichi, l’occhio resta più corto della norma e quindi ipermetrope. Questo difetto di solito non supera le 6 diottrie ( il che corrisponde d un occhio più corto di circa 2 mm rispetto alla norma). Eccezionalmente vi sono ipermetropie che raggiungono le 15-20 D come accade nel microftalmo. In questo gruppo di ipermetropie si devono comprendere anche forme secondarie a patologia oculare in cui il piano retinico viene spinto in avanti come accade nei tumori retrobulbari, nel distacco di retina e nella corioretinite sierosa centrale.
- ipermetropie rifrattive :
ipermetropia di indice: una riduzione d’indice dei mezzi si può avere nei casi in cui si verificano rapide variazioni metaboliche con idrope dei tessuti ed in particolare del cristallino, come si può verificare nel diabete per repentine variazioni della glicemia
ipermetropie di curvatura : dipendono da appiattimenti corneali congeniti (cornea plana) o acquisiti (cheratoplastica)
ipermetropie di rapporto : si verifica o per uno spostamento indietro del cristallino per cause congenite o traumatiche, o per la sua assenza (afachia)
i raggi provenienti da infinito vanno a fuoco su un piano posto dietro alla retina, serve quindi una lente positiva, convergente per portarli sulla retina. Il punto remoto è in questo caso virtuale poiché in natura non esistono raggi convergenti, per cui per il soggetto ipermetrope non esiste un punto di visione nitida senza occhiali.
Sintomatologia : nelle forme di grado lieve, il soggetto è asintomatico. Nel caso di difetti di una certa entità il sintomo classico è dato da disturbi astenopeici durante l’applicazione per vicino. Questi sintomi sono più evidenti che nel soggetto miope e sono dovuti sempre ad uno squilibrio tra accomodazione (continuata tanto per lontano ma ancor più per vicino) e convergenza. Si può arrivare ad una perdita di equilibrio muscolare con strabismo convergente detto accomodativi che viene corretto con l’uso di lenti.
Esame clinico : nelle ipermetropie elevate il bulbo appare idi volume ridotto, la cornea è piccola, la camera anteriore è poco profonda ed il cristallino è rotondo con tendenza a spingere anteriormente l’iride con il rischio con l’avanzare dell’età di chiudere l’angolo irido-corneale (glaucoma acuto).
L’esame del fondo è per lo più normale, talvolta la papilla ottica presenta un aspetto particolare a margini sfumati con colorito rossastro (pseudopapillite ipermetropica) potendo essere confusa con un quadro di tipo flogistico.