Il virus è caratterizzato da un DNA bicatenario.
Sono notevolmente stabili alle comuni temperature ambientali, ma vengono rapidamente inattivati dal riscaldamento a 56°C, dall’esposizione ai raggi UV e da basse concentrazioni di cloro attivo (1/200) o di formolo (1/400).
Gli adenovirus umani sono suddivisi in oltre 50 tipi sierologici geneticamente stabili; di questi solo 12 sono patogeni.
Clinica : malattia respiratoria acuta che si manifesta con quadri di varia gravità :
- rinofaringite non febbrile o moderatamente febbrile
- sintomatologia tipicamente influenzale
- broncopolmonite (primitiva o come evoluzione di una flogosi delle prime vie aeree)
Colpisce più frequentemente bambini piccoli e giovani in comunità con una febbre faringo-congiuntivale: ai segni di una flogosi febbrile delle prime vie aeree si accompagnano quelli di una congiuntivite e di una linfoadenopatia cervicale che si manifesta prevalentemente in bambini di età scolare e in giovani adulti.
- cheratocongiuntivite : congiuntivite con adenopatia preauricolare, cui segue (dopo 7-10 gg) una cheratite
- cistite emorragica : disuria, pollachiuria, ematuria macroscopica (per circa tre giorni) e poi microscopica
Diagnosi : colture cellulari, immunofluorescenza, amplificazione genica con PCR
Epidemiologia : le sorgenti di infezione sono costituite da ammalati e da portatori asintomatici, la trasmissione si verifica per via aerea e con il contatto con mani contaminate
Prevenzione : virioni inattivati, antigeni solubili purificati. La necessità di impiegare diversi tipi di adenovirus e la breve durata dell’immunità conseguita pongono seri limiti all’applicabilità della vaccinazione.