Processo infettivo acuto che interessa il derma profondo e l'apparato linfatico.
Ha frequenza e recidive in aumento. I più colpiti sono donne, anziani, bambini, portatori di linfedema e/o ulcere degli arti inferiori.
Clinica: ha esordio improvviso con febbre alta (40°), con brividi e malessere. Compare poi una chiazza molto eritematosa, rilevata, calda, a bordi netti con digitazioni periferiche. Superficie liscia e lucida ma agli arti inferiori può presentare bolle, petecchie e zone purpuriche o necrotiche. E' presente normalmente una linfoadenopatia regionale.
A volte guarisce ma ricompare poi poco distante (erespiela migrante).
Le zone più colpite sono il volto (in diabetici) e le gambe (in donne con ulcere da stasi venosa).
Il decorso è variabile, da forme lievi a possibili splenomegalia e glomerulonefrite.
Eziologia: soprattutto streptococco β-emolitico di gruppo A. Fattori favorevoli sono stasi linfatiche, chirurgia (safenectomia) e diabete.
Diagnosi: facile. Va distinta dall'eritema nodoso, in cui mancano febbre con brividi e l'eritema è lineare e non da strutture vascolari. Se a caviglia o piede, difficile distinguere dalla gotta (in cui però il movimento della caviglia è molto doloroso).
Terapia: sistemica con cefalosporine e macrolidi. All'inizio della terapia può esserci un breve
peggioramento. Non usare FANS, sembrano facilitare la fascite necrotizzante.