Oggi è piuttosto rara, si ha in immigrati o immunodeficienti. Causata da M. tubercolosis o M. bovis.
Si può presentare con diversi quadri clinici, anche molto diversi tra loro. Ciò dipende non solo
dall'immunità cellulo-mediata come nella lebbra, ma anche dalla porta d'entrata nell'organismo.
Si distinguono quindi lesioni endogene e lesioni esogene.
Istopatologia: infiammazione granulomatosa gigantocellulare con tendenza alla caseosi. L'aspetto classico è quello del tubercolo, con zona centrale di necrosi caseosa. In alcuni casi i bacilli si trovano facilmente con la reazione di Ziehl-Nielsen, in altri casi sembrano assenti (si usa la PCR).
Clinica: abbiamo diverse forme.
- Forme esogene con compromissione dell'immunità cellulo-mediata
Complesso primario cutaneo. Molto raro. Lesione ulcerativa di mucose, spesso genitali.
- Forme endogene con compromissione dell'immunità cellulo-mediata
Tubercolosi orifiziale: forma ulcerativa di mucose o zone periorifiziali, connessa con
una tubercolosi viscerale distruttiva.
Tubercolosi colliquativa: si hanno noduli (gomme) che rapidamente colliquano
lasciando uscire pus denso. Giunge alla cute per via ematica da focolai viscerali.
Scrofola: la forma più comune di tutte. A differenza della precedente il bacillo giunge
alla cute per contiguità con un linfonodo, dall'osso o dall'epididimo. Nel primo caso si
presenta con un nodulo all'angolo della mandibola, che si ulcera, con riparazione retraente.
Tubercolosi miliare acuta: rara, infantile, si presenta con piccole papule.
- Forme esogene con conservazione dell'immunità cellulo-mediata
Tubercolosi verrucosa: lesione verruciforme ipercheratosica spesso su dorso delle mani
in persone professionalmente esposte (macellai...). Decorso benigno e lentissimo.
- Forme endogene con conservazione dell'immunità cellulo-mediata
Lupus volgare: di solito al volto, placca rosso-brunastra infiltrata che occupa spesso
ampie zone cutanee. Si ha ulcerazione e riparazione cicatriziale con mutilazioni. Sono presenti noduli color zucchero caramellato (lupomi), molli, infiltrazione
granulomatosa mentre i bacilli sono rarissimi.
Lichen scrofulosorum: rarissimo. Papule lichenoidi a struttura granulomatosa sul tronco.
Diagnosi: noduli tipici giallo-brunastri o ulcerazioni torpide in zone insolite. È molto indicativo l'esame istologico.
Terapia: rifampicina (10-20 mg/kg/die), isoniazide (5-10 mg(kg/die), etambutolo (15-25 mg/kg/die) per non meno di 6 mesi.