Affezione cutanea e viscerale dovuta a un protozoo della famiglia Trypanosomatidae genere leishmania, trasmesso da un insetto del genere Phlebotomus.
Questi protozoi vengono classificati in diversi gruppi in base ai caratteri biologici, immunologici, patogeni. I gruppi più di interesse sono L. tropica, L. major, che danno forme cutanee, ma in Italia è più diffuso L. infantum. L. braziliensis da forme mucocutanee.
Tutte le leishmanie si presentano in due forme distinte: come corpuscoli di 2,5 μm (amastigoti) nell'uomo, mentre nell'insetto sono allungate e con flagello (mastigoti).
La zona endemica per la leishmaniosi cutanea è tutto il Mediterraneo, ma anche il Medio Oriente. Il probabile serbatoio in Italia è il cane.
Patogenesi: come nella lebbra, il protozoo entra nella cute e viene catturato dai macrofagi che lo presentano ai T. I passi successivi dipendono dalla carica infettante e dall'efficienza dell'immunità cellulo-mediata. Incubazione: 4 mesi.
Nei soggetti immunocompetenti si circoscrive nella zona di inoculazione e si sviluppa leishmaniosi cutanea localizzata.
Nei soggetti immunocompromessi i macrofagi diffondono la leishmania e si ha leishmaniosi
viscerale e leishmaniosi cutanea diffusa.
Clinica: quadri diversi:
- Leishmaniosi cutanea localizzata (Bottone d'Oriente): si presenta in genere sulle parti scoperte (60% al volto) come nodulo indolente di 1 cm, giallo-rossastro, coperto da squame aderenti. Sulla faccia inferiore della squama si hanno fittoni cornei (segno di Montpellier). Col passare del tempo la parte centrale si ulcera e compare un alone eritematoso. Guarisce spontaneamente nel 95% dei casi entro un anno.
- Leishmaniosi viscerale (Kala-Azar): sistemica, da L. donovani e L. tropica. Si presenta con febbre, splenomegalia, pancitopenia. La lesione primitiva è una piccola papula eritematosa cui segue una pigmentazione scura.
- Leishmaniosi cutanea diffusa: può seguire alla precedente dopo 1-3 anni dalla guarigione. Lesioni infiltrate diffuse o con noduli soprattutto al viso, con aspetto simil-leonino.
- Leishmaniosi mucocutanea: localizzata alle mucose nasali. Si forma un granuloma mutilante (aspetto a naso di tapiro).
Diagnosi: facile nelle zone endemiche. Oltre all'aspetto si trovano, in strisci ottenuti dalle lesioni, le leishmanie. La forma diffusa è simile alla lebbra LL, ma non si ha perdita di sensibilità.
Terapia: crioterapia; iniezioni settimanali o bisettimanali intralesionali di 1-2 ml di antimoniato di N-metilglucamina 30%. Si ha guarigione dopo 6-7 sedute.
In caso di lesioni multiple si preferisce la terapia intramuscolare.
Un'alternativa è l'itraconazolo.