Infezione sistemica multifasica con interessamento cutaneo, articolare, cardiaco e del SN.
Deriva da Borrelia burgdorferi, una spirocheta inoculata in genere da zecche.
Si presenta in zone di endemia in Liguria, Trentino, Carso. Può trasmettersi per via trans-placentare. Come la sifilide presenta stadi evolutivi e coinvolge più organi.
Clinica: le lesioni cutanee sono precoci e identificarle permette una guarigione altrimenti difficile.
La prima manifestazione è l'eritema cronico migrante, si verifica in sede di inoculazione e può essere multiplo. È un eritema violaceo che si evidenzia più spesso agli arti. La chiazza si accresce in senso centrifugo. La sintomatologia generale è modesta.
Un'altra lesione precoce è il linfocitoma benigno. È un nodulo isolato, raramente multiplo,
di diametro 1 cm, rosso scuro e duro, spesso al lobo auricolare (bambini) o sull'areola mammaria (adulto).
Manifestazione successiva è l'acrodermatite cronica atrofizzante di Pick-Herxheimer: rarissima, colpisce gli anziani. Si manifesta con vaste aree di distrofia cutanea, sino a una vera e propria cute atrofica come “un vestito troppo largo”.
Possono essere interessati SNC e SNP, con meningopolinevrite di Bannwarth, dolori al
dermatomero interessato dalla puntura della zecca, sino a impotenza funzionale.
Si può avere anche meningoencefalite, blocchi atrioventricolari e artralgie.
Diagnosi: importante evidenziare il morso di zecca e la presenza di anticorpi specifici.
Terapia: deve essere precocissima, si usano ripetuti cicli di penicillina a dosi elevate. Nelle fasi avanzate la terapia serve a poco, probabilmente per l'instaurarsi di una patologia autoimmune.