Responsabile: HSV, tra cui distinguiamo HSV1 (forme orali) e HSV2 (forme
genitali).
Si trasmette tramite contatto interumano. HSV può essere nella saliva o nelle secrezioni genitali di soggetti asintomatici. L'infezione da HSV1 avviene in genere nell'infanzia in ambito familiare, HSV2 dalla pubertà in poi.
Dopo l'infezione si ha una risposta immunitaria con remissione delle lesioni, ma HSV persiste in latenza nei gangli dei nervi sensitivi (nel ganglio del Gasser per HSV1 e nei gangli sacrali per HSV2).
Dopo una diminizione dell'immunità locale o sistemica si ha riattivazione dell'infezione, il virus viaggia lungo gli assoni sino alla superficie mucocutanea, dove causa recidive.
L'infezione e le recidive sono contrastate dall'immunità cellulo-mediata.
Infezione erpetica primaria: sono molto frequenti infezioni subcliniche. Quello genitale è più
frequentemente sintomatico.
La più frequente manifestazione di HSV1 è però la gengivostomatite erpetica, soprattutto in
bambini 1-5 anni. Incubazione di 5-6 giorni. Compare la stomatite con febbre alta, malessere, scialorrea, disfagia, ademomegalia. Gengive e mucose eritemato-edematose, ulcerazioni coperte da pseudomembrane giallastre e circondate da un orletto eritematoso. In 2 settimane guarisce.
L'infezione primaria genitale si presenta come vulvovaginite acuta, disuria, febbre, malessere, edema sulle mucose, eritema, ulcerazioni dolenti o dolorabili, linfoadenopatia inguinale. Nel maschio sintomi simili a glande, prepuzio, asta.
Complicazioni: cheratocongiuntivite, con ulcerazione corneale e palpebre edematose.
Eczema herpeticum (eruzione varicelliforme di Kaposi): predisponente sono la dermatite atopica o altre alterazioni cutanee. Si haun'eruzione acuta e generalizzata di vescico-pustole emorragiche su base edematosa con febbre.
Herpes neonatale: da HSV2 contratto nel passaggio nel canale del parto. Può essere mortale, con gravi setticemie e meningiti. Se l'infezione erpetica primivita è avvenuta nel primo trimestre di gestazione, si possono avere aborto o malformazioni.
Infezione erpetica ricorrente: nel 10% della popolazione. Le recidive sono più frequenti genitali.
Derivano da calo dell'immunità cellulo-mediata locale o sistemica. Le manifestazioni sono più lievi rispetto all'infezione primaria. Si formano piccole vescicole con prurito a grappolo che passano in 7-10 gg senza cicatrice.
Complicazioni: eczema herpeticum, anche nelle recidive.
Cheratite erpetica: se le recidive coinvolgono l'occhio.
Eritema multiforme: nel 65% di questi pz c'è una storia di herpes labiale.
Herpes simplex cronico: erosioni persistenti al volto e perineali, comuni in pz HIV+, sino a eruzioni varicelliformi.
Diagnosi
Aumento degli anticorpi, ma la sierologia impiega 15 gg per dare risultati e non ha valore
in caso di recidive.
Rapido e semplice è il test di citodiagnostica di Tzanck: si striscia su vetrino materiale di una
vescicola. Al microscopio si vedono degenerazione balloniforme e cellule multinucleate.
Si può fare anche una coltura di HSV dal liquido delle vescicole; servono 5 giorni.
Si possono trovare, tramite l'immunofluorescenza, Ab monoclonali dal liquido delle vescicole (utile per distinguere HSV1 e HSV2).
HSV si può vedere anche con microscopia elettronica; rapido ma molto costoso.
Terapia
Le forme lievi non ne necessitano.
Nelle altre forme si usa aciclovir, topico o e.v. in casi gravi come eruzione varicelliforme di Kaposi, negli immunocompromessi, nell'herpes neonatale.
Si può fare anche chemioprofilassi nei soggetti con molte recidive.
Alternative all'aciclovir sono il valaciclori e la vidarabina.