È una dermatite papulosa cronica a patogenesi autoimmune cellulomediata.
Colpisce soggetti tra i 30 e i 70 anni.
È dovuto a un processo citotossico mediato dai linfociti T verso i cheratinociti in replicazione
dell’epidermide e/o del pelo e delle unghie, che esprimono sulla loro superficie un antigene
o che hanno epitopi comuni con altri epiteliociti danneggiati.
Gli antigeni possono essere di natura tossica (es. farmaci), virale (HBV, HCV) o aptenica (da contatto). Gli epiteliociti attaccati per primi possono essere quelli epatici, dei duttuli biliari, della mucosa intestinale.
Clinica
La lesione base è una papula poligonale piccola capace di confluire con papule vicine formando placche più estese. Classicamente sono rosso-violacee, diametro 1-2 mm, percorse da esili strie biancastre (strie di Wickham), meglio visibili se si applica vaselina. Sono di solito sulla faccia volare del polso, ma possono essere anche altrove, perfino ricoprendo tutto l’ambito corporeo. Il prurito di solito è intenso ma talvolta può mancare.
A seconda della sede ha aspetto diverso.
· Zona pretibiale: lichen verrucosus, caratteri ipertrofici verrucosi
· Zona genitale maschile: le papule si raggruppano in forma anulare
· Zone plantari: lichen ulcerativo, raro, degli anziani. Perdita delle unghie dei piedi e alopecia
cicatriziale
· Lichen planus pilaris, o follicolare, in cui tutte le papule sono follicolari e portano spesso ad
alopecia cicatriziale del cuoio capelluto
· Lichen actinicus, esclusivo dei fototipi più scuri, in cui si hanno placche pigmentate in
zone fotoesposte.
Un’altra variante è il lichen bolloso, che si distingue in lichen pemfigoide (il lichen si associa a un pemfigoide bolloso) e in lichen bolloso vero e proprio (più raro).
Le mucose sono spesso colpite; sulla superficie interna delle guance si hanno striature
biancastre, lucide, reticolate. Anche lingua e labbra sono interessate soprattutto dal lichen erosivo, in cui i bordi della lingua sono erosi ed edematosi mentre il centro è biancastro. Sono lesioni dolorose che possono impedire l’alimentazione. A livello delle mucose genitali, le pareti vaginali o le piccole labbra possono addirittura collabire e far scomparire la cavità.
Il lichen orale è considerato lesione precancerosa.
Le unghie sono colpite nel 10% e appaiono ruvide, solcate, assottigliate o distrutte.
Si può associare anche a malattie viscerali, come la colite ulcerosa (raro) o l’epatite cronica
postvirale (HBV, HCV). Pare che all’epatopatia si associ soprattutto la forma erosiva.
Diverse dal lichen sono le eruzioni lichenoidi, indotte dall’assunzione di farmaci (arsenicati,
clorochina, oro, isoniazide, tetracicline…). L’eruzione consiste in piccole papule disseminate e
confluenti.
Il lichen può insorgere dopo terapia con IFN-α nei soggetti con epatite virale.
Raro è il lichen nitidus: papulette translucide isolate localizzate alla cute del pene o al dorso delle mani, soprattutto in bambini.
Terapia
Risultano utili medicazioni con corticosteroide topico. Nei casi più difficili si preferiscono immunosoprressori (ciclosporina a basse dosi).
Il tacrolimus è utile nelle forme erosive.