Un adulto sano assume circa 2l di liquidi al giorno, cui vanno aggiunti 1l di saliva, 2l di succhi gastrici, 1l di bile, 2l di succo pancreatico e 1l di secrezioni intestinali. L'intestino dunque riceve giornalmente 9 litri di liquidi, ma evacua meno di 200g di feci, costituite circa per il 70% da acqua.
Non è possibile definire precisamente il termine diarrea, data la notevole variabilità delle modalità fisiologiche di evacuazione. La maggior parte dei pazienti percepisce come diarrea un aumento della massa delle feci e/o della loro fluidità e/o della frequenza di evacuazione. Nei casi gravi si possono evacuare oltre 14l di liquidi al giorno (l'equivalente del volume ematico circolante).
La diarrea è spesso accompagnata da dolore, pressante impulso all'evacuazione, fastidio perianale e incontinenza. Una diarrea dolorosa ed emorragica con scarso volume di feci evacuate è detta dissenteria.
Le principali cause di diarrea sono:
  • diarrea secretoria: infettiva (mediata da enterotossine o per danno virale dell'epitelio mucoso), neoplastica, per abuso di lassativi.
  • diarrea osmotica: per deficit di lattasi, nella terapia con lattulosio, nella detersione intestinale per procedure diagnostiche, per l'uso di antiacidi, per malassorbimento primitivo degli acidi biliari
  • malattie essudative: infettive con danno dell'epitelio causato dai microrganismi, per malattia infiammatoria intestinale idiopatica, tiflite (colite neutropenica in soggetti immunocompromessi)
  • malassorbimento: deficit di digestione endoluminare, anomalie delle cellule mucose, riduzione della superficie del tenue, ostruzione linfatica
  • alterata motilità: con ridotto o aumentato tempo di transito intestinale
I principali meccanismi quindi sono:
- diarrea secretoria: secrezione intestinale netta di liquidi isotonica rispetto al plasma e che persiste durante il digiuno, che porta ad evacuare oltre 500 ml al giorno di feci liquide
- diarrea osmotica: eccessivo gradiente osmotico esercitato dai soluti endoluminari, che attira liquidi nel lume causando la produzione di oltre 500 ml di feci al dì e che si attenua con il digiuno
- patologie essudative: la distruzione della mucosa porta all'emissione di feci purulente e sanguinolente, che persiste a digiuno; le evacuazioni sono frequenti e il volume è variabile.
- disfunzioni della motilità: per improprio incoordinamento neuromuscolare dell'intestino può produrre molteplici modalità di aumento del volume delle feci.
- malassorbimento: cattivo assorbimento di sostanze nutritive da parte dell'intestino produce feci voluminose, con incremento dell'osmolarità combinato a un eccesso di grassi fecali. La diarrea di solito si riduce con il digiuno.

Terapia: bisogna anzitutto prevenire o controbilanciare la disidratazione. E' opportuno assumere bevande a temperatura ambiente; il paziente dovrebbe ricominciare ad alimentarsi non appena se la sente, magari con una dieta leggera (riso in bianco, patate bollite,..). La terapia farmacologica deve essere volta alla risoluzione della patologia sottostante. Esistono inoltre farmaci antidiarroci sintomatici che agiscono cioè, solo sul sintomo e non sulla malattia.