In caso di morso di zecca rimuovere il parassita (Ixodes scapularis) immediatamente utilizzando una pinzetta che deve essere avvicinata il più possibile alla cute e maneggiata con delicatezza in modo tale da riuscire a portare via anche la testa del parassita. Essa infatti è tenacemente adesa al paziente attraverso il rostro con lo scopo di suggere il sangue della vittima. La rimozione del parassita ha anche la finalità di evitare la trasmissione attraverso la saliva di Borrelia Burgdoferi, che veicola la malattia di Lyme (eritema migrante, mono-oligoartrite, manifestazioni neurologiche tra cui la paralisi di Bell e le manifestazioni cardiache quali BAV). La maggior parte degli studi presenti in letteratura consiglia, dopo la rimozione della zecca, la semplice osservazione clinica raccomandando al paziente di farsi visitare dal proprio medico curante nel caso di comparsa di eritema migrante. In un recente trial randomizzato l'utilizzo di doxiciclina in singola dose ha ridotto il rischio di comparsa dello stesso. Essa è indicata solo se sono contemporaneamente presenti le seguenti condizioni: morso di zecca da almeno 36 ore; inizio della profilassi entro 72 ore dalla rimozione del parassita; incidenza della malattia di Lyme nella regione di almeno il 20% a seguito di morso di zecca; paziente di età superiore a 8 anni in assenza di controindicazioni alla doxiciclina.