Secondo l’OMS più di 1/3 della popolazione mondiale è venuta a contatto con il virus e il 5% di chi è stato contagiato diventa portatore. L’unico ospite è l’uomo che rappresenta il serbatoio di infezione. Ci sono zone ad alta media e bassa endemia: l’Italia è a bassa endemia (1-2%) e prevale la trasmissione sessuale.
Nel mondo ci sono 4-5 milioni di nuovi casi all’anno, 370 milioni di portatori e 600.000 morti per patologie associate.
Cosa causa HBV?
-infezione acuta con ittero
- inf. asintomatica o subclinica
- inf. fulminante
- inf. cronica.
Oggi si preferisce parlare di portatore inattivo piuttosto che asintomatico.
Concentrazione virus
- elevata: sangue, siero, essudato delle ferite
- moderata: liquido seminale, vaginale, saliva
- bassa: urine, feci, lacrime, latte, saliva
Trasmissione sessuale, parenterale (trasfusioni, siringhe,piercing, tatuaggi), trasmissione verticale (soprattutto durante il passaggio nel canale del parto).
Perché il numero dei portatori continua ad aumentare? Un ruolo importante è svolto dalla trasmissione verticale dei paesi in via di sviluppo: acquisire il virus nei primi mesi di vita equivale alla probabilità di diventare portatore dell’80%.
SEIEVA (sorveglianza epidemiologica dei casi di HBV in Italia) ha dichiarato che i portatori sono lo 0,6% e quindi l’intervento vaccinale ha funzionato.
Vaccinale: dal ‘91 è iniziata la vaccinazione nei 12enni e nei neonati, nel 2003 si è arrivati alla fusione delle 2 coorti. C’è stato un enorme decremento dei casi di HBV. Oggi stiamo aspettando l’eliminazione dell’infezione. Si è andati a controllare se la protezione del vaccino è a lungo termine:se si è responder e gli Anticorpi cadono si è comunque immuni.
Il livello sieroprotettivo è 10 ma anche se gli Anticorpi scendono si è protetti.
HBV-DNA si valuta per vedere la risposta alla terapia antivirale. Lo si chiede anche quando si sospetta un’infezione occulta, in paziente con epatite di origine sconosciuta e in paziente in attesa di trapianto di fegato e subito dopo l’intervento.
Il vaccino è derivato dal plasma, inizialmente era destinato ai gruppi ad alto rischio. Si cercava l’antiHbsAg nelle gravide e se positivo si vaccinava il neonato.
Nel ‘87 arriva il vaccino ricombinante: derivato dal lievito, si fa in 12 settimane, ha costi più bassi e disponibilità illimitata
È immunogeno: >95% sieroconversione.
La sieroconversione dipende da:
- età (>40aa 84%; >60aa 75%)
- immunosoppressione (i dializzati vaccinati con dose doppia arrivano all’64%)
- obesità
- fumo di tabacco
- i neonati rispondono benissimo
Vaccino sicuro: si.
Eventi avversi: shock anafilattico (1/600.000), guillain barrè, mielite traversa, neurite ottica, convulsione.
L’incidenza temporale con qualche patologia non ci autorizza a dare la colpa al vaccino.